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Il diario delle meraviglie

Il Diario delle Meraviglie: piccoli pensieri di gioia durante l’Estate

L’estate è quel tempo sospeso in cui tutto rallenta. Le giornate si allungano, i compiti si accorciano e finalmente c’è spazio per respirare. Ma se è vero che la scuola si ferma, non è detto che debbano farlo anche la creatività, la memoria o la voglia di raccontarsi. Ecco allora un’idea semplice per genitori, educatori, tutor e insegnanti: il Diario delle Meraviglie.

Cos’è il Diario delle Meraviglie?

È un’attività di scrittura quotidiana, ma senza pressioni, né voti. Bastano un quaderno, una penna (anche cancellabile!), dei colori e cinque minuti al giorno. Niente righe da riempire obbligatoriamente, nessun tema prestabilito. Solo un invito a fermarsi un attimo, a osservare, a mettere su carta un pensiero, un ricordo, una parola.

Il Diario nasce per stimolare la scrittura in modo leggero e libero. Un’occasione per esercitare le abilità di scrittura in un tempo dell’anno spesso dedicato solo al gioco e al riposo — e proprio per questo deve diventare un’attività senza pressione.

Perché è utile, anche in vacanza?

Per bambini e ragazzi:

  • Allena la memoria attraverso il ricordo di piccole azioni quotidiane.
  • Stimola la ricerca lessicale, aiutando a trovare le parole giuste.
  • Migliora la capacità di organizzare pensieri e raccontare esperienze.
  • Favorisce l’espressione emotiva, senza timore di errori.
  • Accende la creatività, attraverso disegni, parole nuove o osservazioni buffe.

Per adulti e professionisti:

  • Facile da proporre: richiede solo carta, penna e voglia di ascoltare.
  • Rituale serale familiare o strumento per il lavoro educativo con tutor e docenti di sostegno.
  • Perfetto per contesti educativi estivi come campus e colonie.

Come proporlo?

Inizia con poco. Proponi ai bambini e ragazzi di:

  • Scrivere una frase su ciò che hanno fatto (anche una sola cosa).
  • Aggiungere una parola chiave che riassume la giornata.
  • Annotare se qualcosa è stato piacevole o noioso.
  • Condividere un pensiero libero, un’emozione, o semplicemente disegnare.

Può diventare anche un gioco: chi trova la parola più strana della giornata? Chi riesce a descrivere una cosa buffa vista in spiaggia, al parco o in casa?

Esempio di pagina

Oggi ho mangiato un gelato alla fragola.
Mi è piaciuto molto perché era freddo e faceva caldo.
Parola chiave: freschezza.
Cosa buffa: il mio cane ha cercato di leccare il mio cono!
Pensiero: vorrei che fosse estate per sempre.

Conclusione

Il Diario delle Meraviglie non è un compito: è un gesto condiviso e semplice. È un modo per coltivare le parole, per non perdere confidenza con il linguaggio e la scrittura, per rendere l’estate uno spazio di crescita, senza forzature.

📘 Se sei un genitore, proponilo come gioco serale. Se sei un tutor o un docente, usalo come strumento di ludico. Se sei un insegnante, suggeriscilo come alternativa alle schede estive.

L’estate è il momento perfetto per scoprire che scrivere… può anche essere un piacere.